mostre
Ospitalità/Hospitality
mostra
999 una collezione
di domande sull'abitare contemporaneo
Triennale di Milano
Stefano Mirti (curatore)
12 gennaio-2 aprile 2018
atelier mobile
Luca Barello, Paolo Golinelli, Niccolò Suraci
con la collaborazione di
Giulia La Delfa, Luca Secci, Cristiano Tosco e
Alberto Geuna (BTT - bananathinktank)
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contributo iconografico
Animalform (Quirino Spinelli e Noemi Romano),
Laura Barella, Rossana Bossù, Arturo Calvanese, Francesca Chessa, Elisa Chiappo, Bec Evans,
Maria Elena Ferraresi, Mariella Grindatto, Silvia Gron, Andrea Luzi, Luca Malvicino, Raffaella Mossetto, MOTOelastico (Simone Carena, Marco Bruno con Cesario Carena), Cristina Pellerino, Andrea Ronzino, Bernd Schmutz+Dominik Fiederling, Studenti della Scuola Media per adulti (CIPIA3) di Chieri/Poirino (docenti Raffaella Mossetto e Mariella Zucca), VIVIAMOLA'q
ospiti dei workshop
Franco e Cristina (Genera Cooperativa Sociale Onlus), Alessandro Biamonti (Polimi Facoltà del Design), Pasquale Ruju, Alessandro Guerriero, Studenti del Kadar Design and Technology Center di Shenkar, Francesca Chessa, Associazione Quasi Quadro (Andrea Alauria, Andrea Famà, Valeria Dardano, Danilo Marcuzzo).
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sponsor
Fabriano
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fotografie
atelier mobile
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un grazie speciale a
Stefano Mirti, Adele Giacosa, Aurora Rapalino, Fosca Salvi e Petra Tikulin
(999 domande)
Abitare è anche ospitare, ospitare è anche imparare come abitare. Quali elementi, oggetti, sensazioni rendono un luogo ospitale?
Lo spazio di atelier mobile alla mostra propone teatrini interattivi che invitano il visitatore a costruire un luogo che rappresenti la loro idea di ospitalità utilizzando le figurine e gli sfondi in cartoncino raccolti attraverso un bando e arricchiti dalle nuove figurine prodotte durante la mostra nei workshop tematici (Ospitalità o Alzheimer?, Ospitalità e narrazione, Ospitalità e abitare: il paesaggio domestico, Ospitalità, colore e sensorialità, Ospitalità e processo creativo: residenze d'artista, La costruzione dell'ospitalità).
I workshop hanno analizzato e dibattuto questioni quali il concetto di abitare per chi si confronta ogni giorno e vive con un malato, i libri e i fumetti come storie accoglienti, i modi in cui culture diverse usano cibo e spazi di incontro per offrire ospitalità, punti in comune e differenze nell'associazione tra colori e sensi per ciascuno di noi, le diverse modalità di residenza e i modi in cui influenzano il processo creativo, gli oggetti che raccontano chi vive i luoghi, il ruolo dello scambio, della cura e dell'apertura... restituendone i risultati con disegni e collage.
Le immagini dei teatrini realizzati dai visitatori e durante i workshop sono raccolte in rete su #hostam.