mostre
La mauvaise herbe ne meurt jamais
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Festival des Architectures Vives 2022 - Impermanence
Hôtel de Rozel, 2 ter rue Saint Pierre
Montpellier, Francia
14-19 giugno 2022

Hot Pot
28 Lo Spazio di mezzo
Torino (TO)
23-25 giugno 2022

The Animal Farm Simulator
Hyundai Motorstudio Beijing
Pechino, Cina
28 aprile-8 ottobre 2023

atelier mobile
Fabrizia Muci, Miriam Quassolo, Francesco Paolo Rolfo, Corrado Scudellaro, Cristiano Tosco
sponsor
Nord Legnami
fotografie
Paul Kozlowski (Montpellier)
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un grazie speciale a
FAV team, Li Zheng + Chen Jianghong (curatrici di The Animal Farm Simulator)




Le erbacce non muoiono mai, l'erba selvatica è implacabile: tagliata, strappata e sradicata, durerà per sempre. Tre elementi - i semi, custodi dell'inizio e della fine della vita della vegetazione; lo spazio costruito, effetto tangibile dell'uomo sul mondo della natura; e l'idea di vivente, legata unicamente all'ambiente costruito che esclude la presenza di Madre Natura - rappresentano tre fasi dell'impermanenza. Lo spazio abbandonato, di cui la natura si è riappropriata, manifesta l'impermanenza dell'azione umana. Nell'interazione del visitatore con l'installazione, gli utenti sono invitati a strappare i ciuffi d'erba e a portarli via; allo stesso modo in cui si prende una bomba di semi, le azioni degli esseri umani lasciano spazio a nuove e diverse configurazioni create dalla sottrazione: l'impermanenza della scelta. I semi contenuti nei sacchetti e nelle bombe di semi, per azione umana o per eventi casuali, raggiungeranno un terreno per crescere e trasformarsi in qualcos'altro: erba, fiori e piante, l'impermanenza della natura.
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Il progetto, selezionato per il Festival des Architectures Vives di Montpellier, e successivamente esposto a Torino nella mostra Hot Pot, è stato richiesto l'anno successivo dalle curatrici della mostra The Animal Farm Simulator a Pechino, espandendo così l'interazione con visitatori e la diffusione dei semi.




