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Valle Susa
Ciclovia Francigena. Lungo I bordi
Aree attrezzate lungo i bordi della nuova via ciclabile per la mobilità dolce in Valle di Susa
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Bussoleno, Unione Montana (TO)
Torino, Politecnico di Torino (TO)
2022​
dati
1 studente dottorato + 12 studenti di architettura + 2 studenti di interior design + 1 studente di design (7 università)
5 nazioni (Belgio, Cina, Italia, Libano, Turchia)
2 fasi: studio della ciclovia, della costruzione di modelli, di tecniche di lavorazione del legno + 6 giorni di progetto e costruzione.
Scatola di costruzioni: 6 travetti 7x7 cm, lunghi 200 cm, 6 listelli 4x4 cm lunghi 200 cm, 25 tavole larghe 20 cm, lunghe 200 cm, spesse 2,5 cm, 10 tavole larghe 10 cm, lunghe 100 cm, spesse 2,5 cm in larice e ferramenta

committente
Unione Montana Valle Susa,
Centro culturale diocesano Susa
(progetto: La Via Francigena in valle di Susa.
Voci e luoghi per un turismo esperienziale)
atelier mobile
Luca Barello, Miriam Quassolo, Francesco Paolo Rolfo, Niccolò Suraci, Cristiano Tosco
partner
Politecnico di Torino-DAD: Silvia Gron
team di progetto+costruzione
Karla Abou Khalil, Dingran Chen, Mirthe Demeer, Lucia Donetto, Marie-Katrien Driesen, Leone Ghoddousi, Alberto Gianello, Qixuan Hu, Roberta Longo, Alessandra Mercanti, Emine Merve Ozsoy, Pietro Pontillo, Enrico Vercellino, Giulia Vigna, Han Zhang, Yeuying Zhong
consulente
Jacopo Spatola
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critici invitati
Marco Navarra (Studio Nowa+Università di Catania), Alberto Geuna
fotografie
atelier mobile, Qixuan Hu
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un grazie speciale a
Eleonora Girodo e Andrea Archinà (Unione Montana Valle Susa), Davide Ligas (Centro culturale diocesano Susa), Corrado Carbonaro e Angela Lacirignola (Politecnico di Torino-LaSTIn), Giulia Bertola (Politecnico di Torino-Mod Lab Arch), Michele Belmondo (CRI-Comitato di Susa)
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sponsor
Fondazione Compagnia di San Paolo






Lo studio del tracciato della Ciclovia Francigena, nuovo percorso di mobilità dolce lungo la Valle Susa, è stato approfondito disegnando le sezioni della valle lungo il percorso, scegliendo i punti nodali da mettere in evidenza e proponendo modi di interazione con chi percorre la ciclovia: punti di sosta, riparo e gioco, segnali, punti di informazione, vista e osservazione sul paesaggio.
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Incrociando le prime proposte con il sistema costruttivo a disposizione, composto da travetti e tavole in legno di larice recuperato dal bosco incendiato a Mompantero nel 2017, si è deciso di elaborare un sistema modulare di stazioni, composte da piattaforme di 3x3 metri, basi per differenti elementi di arredo.
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I partecipanti, suddivisi in tre gruppi, attraverso disegni e modelli in scala 1:5, hanno elaborato tre soluzioni contenenti ciascuna elementi diversi per forma e funzione: la prima dedicata a segnalazione, sosta e gioco, la seconda a sosta e riparo, la terza a osservazione e informazione, come campioni di un sistema che permette una estesa varietà di soluzioni e composizioni.
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Per mostrare un esempio tangibile della consistenza del progetto è stato anche realizzato un prototipo in scala reale che ha combinato elementi tratti dalle soluzioni sviluppate.



