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Stura
Lungo i canali
Padiglione di osservazione, sosta e informazione per escursionisti orientato verso i principali elementi che connotano il paesaggio circostante
Vignolo (CN), Centrale Idroelettrica Fernando Olivero 2015
dati
13 studenti di architettura (2 università)
3 nazioni (Cina, Italia, Siria)
2 fasi: studio del sistema costruttivo + 6 giorni di progetto+costruzione
Scatola di costruzioni: 70 giunti composti da 4 tavolette di compensato marino 24x36 cm ciascuno, 40 cornici 106x102 cm e 20 di106x206 cm componibili con coppie di tavole di castagno spesse 2 cm, 150 listelli di larice 3x3 cm lunghi 400 cm, un sistema di fondazioni su un modulo 120x120 cm con 24 pali di legno trattato in autoclave 8x8 cm su plinti di cemento.
committente
Parco fluviale Gesso e Stura
atelier mobile
Sara Ambrosoli, Luca Barello, Paolo Cavallo,
Paolo Golinelli, Luca Malvicino
team progetto+costruzione
Mary Farwy, Maria Elena Ferraresi, Beatrice Gamba, Danilo Marcuzzo, Alessia Sciotto, Yichen Song,
Niccolò Suraci, Lu Yu, Sammy Zarka
(sistema costruttivo+workshop); Lorenzo Bottiglieri, Laura Cane, Fabrizio Fraraccio (workshop); Giulia Cerrato (sistema costruttivo)
tutor accademici
Chiara Devoti (Politecnico di Torino-DIST)
falegnami
Daniele Ambrosoli, Mattia Carrera, Alberto Seita
consulenti
Andrea Fulcheri (Consorzio irriguo Fernando Olivero)
critici invitati
Mauro Sudano, Jan-B Zwiejski (Université Laval Québec)
patrocinato da
Città di Cuneo, Comune di Vignolo
sponsor
Politecnico di Torino (Fondi per la progettualità studentesca),
Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
fotografie
atelier mobile, Danilo Marcuzzo, Alberto Seita
un grazie speciale a
Marco Viada e Luca Gautero (Parco Fluviale Gesso e Stura), Francesca Chessa, Katia Luchetta, Paolo Mellano
Il paesaggio del vasto letto del torrente Stura è modellato dall'acqua e dai canali irrigui storici che defluiscono a nord verso valle: disposti su più livelli altimetrici, sono affiancati da boschi di castagni, aceri e frassini, pioppeti, ampi prati affacciati sul torrente, manufatti di archeologia industriale, strutturando un piacevole percorso, luogo di passeggio a piedi, in bicicletta e a cavallo.
A fianco della Centrale idroelettrica Fernando Olivero, sul bordo di ampi prati, all'ombra di un noce e di un melo, il padiglione si distende nel paesaggio creando giochi di ombra e luce. La composizione articolata e la modulazione dei listelli generano una molteplicità di luoghi ombrosi, le cornici vuote offrono tre postazioni di osservazione verso le Alpi, il canale e la centrale elettrica, mentre l'area di sedute esterne consente di immergersi al sole e nel paesaggio.